Federconsumatori, in presenza di validi presupposti, invita i possessori di multe ZTL seriali a contattare lo sportello di Palermo, chiamando lo 0916173434, per valutare le opportune iniziative per ottenere l'annullamento in autotutela o per rivolgersi al

Nei giorni scorsi, anche in seguito alla chiara presa di posizione di Federconsumatori Palermo, si è tenuto un decisivo vertice tra il sindaco Leoluca Orlando, l'assessore alla Mobilità Iolanda Riolo, il comandante della Polizia Municipale Gabriele Marchese, l'Avvocatura Comunale e la Sispi. Ne è scaturita una nota ufficiale da Palazzo delle Aquile, con la quale si comunicava che sarà valutata la possibilità di revoca in autotutela per specifiche categorie di utenti e per specifiche sanzioni, ove ne ricorrano i presupposti di legge e vaglierà gli eventuali ricorsi presentati tenendo nel dovuto conto la giurisprudenza vigente.
“La maggior parte delle multe, infatti, sono state elevate a causa dei PASS scaduti, e ciò in quanto l’Ordinanza Dirigenziale, tra le altre, non prevede il preavviso della scadenza del PASS: in tal caso i cittadini distratti lo avrebbero prontamente rinnovato” evidenzia l’avv. Mario Maruca, coordinatore dell’Ufficio Legale di Federconsumatori Palermo “così come “non prevede un tempo di tolleranza alla scadenza, come avviene già per l’ingresso nei parcheggi aeroportuali, o come la tolleranza prevista allo scadere del parcheggio a pagamento”.
Altra problematica, di cui deve farsi carico il Comune, di concerto con gli altri organi preposti, è quella legata al necessario posizionamento di avvisi luminosi in prossimità dei varchi di accesso alla Z.T.L. per evidenziare in modo inequivocabile i periodi di attivazione della stessa.
Ulteriore rilievo merita, a detta dei cittadini già abbonati alla ZTL, l’avviso ingannevole che si trova sul sito del Comune laddove inserendo la targa (dopo la scadenza) veniva indicato “PASS IN CORSO DI VALDITA”.
In ogni caso, “non si può non rappresentare l’assoluta buonafede in chi ha provveduto al rinnovo del Pass addirittura ancor prima della notifica delle multe, ovvero al momento della prima notifica ricevuta”, coscienti della propria dimenticanza” evidenzia l’avv. Marco Gagliardo dell’Ufficio Legale della associazione.
Caso per caso, quindi, si dovrà accertare se nella condotta sanzionata si possa riconoscere la buona fede e quindi ottenere l’annullamento della sanzione stessa.
“Di sicuro l’adozione di un siffatto provvedimento” aggiunge l’Avv. Maurizio Alleri “che tenga conto delle ragioni esposte dall’incolpevole cittadino, rappresenterebbe un giusto esempio di risposta costruttiva – e non punitiva - da parte di chi deve sovraintendere al rispetto delle regole comuni e i destinatari delle stesse, in modo da realizzare in pieno la funzione educatrice che ricordiamo essere la ragione primaria della sanzione stessa”.
“Federconsumatori Palermo già da giorni ha avviato una intensa attività di informazione e consulenza legale agli automobilisti multati per ingresso non consentito in Ztl” conclude Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori, “rinnoviamo l'invito agli interessati a contattare il ns. sportello, chiamando lo 0916173434, per valutare le opportune iniziative, ove ricorrano i necessari presupposti, per ottenere l'annullamento in autotutela o per rivolgersi al Giudice di Pace o al Prefetto. Tengo a ribadire, forte e chiaro, che tali istanze scaturiranno dopo attenta analisi e selezione di ciascun caso. Con questa oggettiva e preliminare scrematura, si faciliterà il Comando dei Vigili per una rapida valutazione delle istanze, al fine di non far divenire definitive le sanzioni”.
Palermo, 30 gennaio 2018
Azioni banca popolare di vicenza: i giudizi possono proseguire nei confronti di banca nuova

Dal Tribunale di Palermo arrivano buone notizie per i possessori di azioni Banca Popolare di Vicenza che hanno acquistato con l'intermediazione di Banca Nuova.
A seguito della liquidazione della banca vicentina, che era a capo del gruppo bancario di cui faceva parte Banca Nuova, e delle complesse operazioni di cessione a Intesa san Paolo, molti azionisti che avevano promosso azioni risarcitorie contro Banca Nuova – o erano in procinto di farlo – avevano iniziato a temere per le sorti dei giudizi in corso. Questo perché Banca Nuova sostiene, negli arbitrati e in Tribunale, che a seguito della operazione con Intesa san Paolo si sarebbe verificato il passaggio alla Banca Popolare di Vicenza in liquidazione di tutte le posizioni debitorie, compresi i giudizi risarcitori. A questo conseguirebbe, quindi, una “esdebitazione” di Banca Nuova, e la necessità, per gli azionisti, di rivolgere le proprie richiesta alla banca vicentina in liquidazione, missione praticamente impossibile vista l'insolvenza della ex capogruppo.
Sia il Tribunale di Palermo che l'Arbitro per le Controversie Finanziarie (organismo di risoluzione extragiudiziaria delle controversie istituito presso la Consob) hanno respinto tali eccezioni di difetto di legittimazione sollevate da banca Nuova, osservando che, al contrario di quanto da questa ritenuto, non vi è stata alcuna esdebitazione e che semplicemente banca Nuova è passata dal controllo di BPV al controllo di Intesa.
Da ultimo, il Tribunale di Palermo, con provvedimento del 15 gennaio 2018, in un procedimento promosso da un'anziana pensionata assistita dall'avv. Gaia Matteini, consulente legale Federconsumatori Palermo, ha richiamato il disposto dell’art. 47 della Costituzione “che incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”, ed ha riconosciuto come non si possano estendere, di fatto, ai creditori delle partecipate gli effetti dell’insolvenza della partecipante. Il Tribunale
Così Lillo Vizzini, Presidente di Federconsumatori Palermo, associazione che assiste un centinaio di azionisti della ex Banca Popolare di Vicenza: “Pur con la prudenza che dobbiamo seguitare a mantenere in ordine a questa complessa vicenda, simili pronunce sono di straordinaria importanza, poiché valorizzano i principi costituzionali che regolano l'attività di risparmio e la gestione dei mercati mobiliari. Per richiamare quanto affermato dall'Arbitro presso Consob, una interpretazione estensiva del decreto legge 99/2017 sarebbe eversiva del sistema e gravemente sospetta di incostituzionalità. Queste pronunce, unitamente alla costituzione del Fondo di Garanzia per i risparmiatori traditi, rappresentano i primi concreti spiragli di luce per gli azionisti delle popolari venete”.
Palermo, 19 gennaio 2018