L’incontro, promosso dalla Cgil Palermo e dalle sue categorie, dalla Rete degli Ambulatori popolari Palermo, da Arci Palermo, Non una di meno, Sindacato Studentesco Regina Margherita, Sunia Palermo (sindacato inquilini e assegnatari), Si può fare per il lavoro di Comunità, Cub Palermo, Usb Palermo, Officina del popolo, ha visto la partecipazione di tanti altri movimenti e associazioni che operano sul territorio palermitano. Tante le nuove adesioni:
Auser Palermo, Auser Termini-Cefalù-Madonie, Federconsumatori Palermo, Anpi Palermo, Arcigay Palermo, Pd Palermo, Udi Palermo, Meravigliosamente O.D.V. , MO.VI.PA , Noi che, Rete contro la droga, Udu Palermo, Agisci Palermo, SaluTiAmo, Si può fare Sicilia, Governo di Lei, Rete Civica Salute, Movimento difesa e attivazione costituzione, Spasmo, Nuova era a viso aperto onlus, Our Voice, la Casa di Giulio, Comune di Capaci.

Presenti anche Medici Senza Frontiere e Save The Children che parteciperanno ai lavori e contribuiranno alla elaborazione di proposte.
Durante il confronto, che si è svolto ieri pomeriggio, presso la Casa della Cooperazione a Sant’Erasmo, sede di un ambulatorio popolare, il tema dello smantellamento della sanità pubblica è stata al centro di tutti gli interventi. “Si tratta di una vera emergenza per il nostro territorio. Un dramma – è stato detto ieri sera – che va contrastato subito, prima che sia davvero troppo tardi”.
Da qui l’esigenza di dare vita a un percorso collettivo, da sviluppare anche in raccordo con la mobilitazione che sta crescendo in tanti centri della provincia, come Corleone, Petralia, Partinico, per chiedere una medicina alla portata di tutti.
I promotori hanno avviato un’analisi del territorio, nei 10 distretti di cui fanno parte gli 83 comuni della provincia di Palermo dove, soprattutto nelle aree interne, la carenza del servizio si unisce ai disagi della viabilità e di collegamenti inesistenti.
Intanto a Palermo crescono le esperienze di ambulatori popolari e di associazioni pronte a prendersi cura degli utenti che non riescono ad avere accesso alle cure, anche in provincia: cittadini costretti a fare i conti con interminabili tempi di attesa per una visita o un esame, pronto soccorso e strutture ospedaliere inefficienti, diseguaglianze inaccettabili e mai raggiunte finora tra persone e territori, con l’aumento della migrazione sanitaria, della spesa privata dei cittadini, della rinuncia alle cure e con la riduzione dell’aspettativa di vita.
Il percorso concordato tra le associazioni prevede la costruzione di una mobilitazione a Palermo nel mese di ottobre, attorno a una piattaforma comune, per riaffermare il ruolo sovrano della sanità pubblica riconoscendo al privato “un ruolo di pura ausiliarità”.
E nel frattempo in estate la realizzazione di sessioni di discussione, iniziative, forme di partecipazione collettiva per costruire un consenso sempre più largo intorno alla tutela della salute e al rispetto dei principi fondamentali del Servizio Sanitario Nazionale, di universalità, uguaglianza ed equità.
Dal confronto, alle 3 urgenze : Investimento al Servizio Sanitario Nazionale, Abbattimento liste di attesa e sospensione intramoenia, de-aziendalizzazione, altri i punti da inserire nella Piattaforma: investire sul personale con un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni. Rilanciare e riadeguare la rete ospedaliera e favorire l’accessibilità ai pronto soccorso, sempre più al collasso. Attuare e completare la Riforma per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale in un’ottica di forte integrazione, con una rete capillare di servizi sanitari e socio-sanitari territoriali. E ancora: potenziare il sistema dei consultori pubblici. Migliorare il sistema di residenzialità. Fermare i processi di esternalizzazione compreso il ricorso a professionisti “a gettone” nelle strutture ospedaliere pubbliche. Riconoscere l’importanza della prevenzione e della promozione della salute.
Sessioni specifiche affronteranno i micro-temi da approfondire per le rivendicazioni.
Intanto il Forum si è dato appuntamento a fine luglio, si coinvolgeranno tutti i Comuni afferenti la Città Metropolitana di Palermo per definire la necessaria mobilitazione dichiarano gli aderenti al FORUM SANITA' PUBBLICA PALERMO.