Lo sportello di Federconsumatori Palermo registra una impennata del numero di reclami nel settore della telefonia fissa, in particolar modo, e mobile. Clienti assediati da continue e pressanti offerte telefoniche che promettono piani tariffari a costi bassi. Spesso si tratta di piani tariffari così allettanti che si trascurano le più elementari regole della prudenza e della riflessione. Le compagnie telefoniche omettono di informare i clienti, a volte, sulle clausole del contratto e su eventuali costi nascosti.

I numeri della attività dello sportello nel settore della telefonia, infatti, confermano il preoccupante trend in ascesa del contenzioso dei clienti nei confronti delle compagnie telefoniche:

197 analisi e consulenze delle problematiche esposte,

145 reclami aperti

119 i reclami chiusi positivamente, di cui 98 in conciliazione paritetica.

Il settore della telefonia è diventato una vera giungla. Tra offerte di piani tariffari allettanti, ma in realtà inesistenti, da parte di operatori con pochi scrupoli, attivazioni di servizi mai richiesti, migrazioni che non vanno in porto, i clienti si ritrovano spesso a combattere contro i mulini a vento” evidenzia Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo “È emblematico quanto successo in una ventina di casi: operatori infedeli di un paio di compagnie, hanno chiamato alcuni clienti informandoli che il canone sarebbe aumentato. Appena chiusa la telefonata, con l’utente furente, arriva, in rapida successione, una telefonata di un altro operatore, di una compagnia concorrente, per proporgli la migrazione verso la nuova compagnia. Il cliente ha accettato e si è ritrovato invischiato una selva di penali. Manco a dirlo, l’aumento del canone era una bufala”.

La cosa che fa più impazzire i clienti è l’assenza di uno sportello fisico ove protestare, in caso di reclamo. Può rivolgersi solo via telefono al servizio clienti che, spesso, si avvale di personale non italiano e non sempre all’altezza. L’utente si trova, spesso, in condizioni tali da non sapere cosa fare. Solo rivolgendosi a una associazione di consumatori può sperare di trovare soluzioni idonee.

Per prima cosa l’utente deve reclamare inviando alla compagnia telefonica una raccomandata A/R o, in alternativa, una pec” continua Vizzini “Dopo, occorre rivolgersi a una associazione di consumatori che ha sottoscritto il protocollo di conciliazione con la compagnia. La conciliazione paritetica è l’arma in più dei  clienti per vedere riconosciute le proprie ragioni. È gratuita e non costa nulla. Non solo! In caso di indennizzo da parte della società telefonica, nessuno potrà e dovrà avanzare pretese su di esso. Accedere alla assistenza di Federconsumatori è semplice: basta chiamare lo 0916173434 e farsi fissare un appuntamento”.

 

Palermo, 4 giugno 2018