Tantissimi cittadini, destinatari di avvisi di accertamento inviati dall’Ufficio Tributi afferenti Tares, Tari, Tasi per gli anni 2013/2014, hanno chiamato lo sportello Federconsumatori Palermo per segnalare che gli uffici preposti a dare informazioni sono stati presi d’assalto.  Code impressionanti, anziani costretti a  ore e ore di attesa, impiegati costretti a lavorare in condizioni difficili.

 

La Federconsumatori ha scritto al Sindaco per chiedere tempestivi correttivi sulle problematiche segnalate dai cittadini:

  • Gli avvisi sono motivati con le due sole voci: mancato e/o tardivo versamento tributo. Una loro formulazione più esaustiva avrebbe edotto meglio i contribuenti e avrebbe evitato loro di andare a chiedere spiegazioni;

 

  • Molti cittadini hanno ricevuto l’avviso di accertamento pur avendo pagato, e correttamente nei tempi. Se il cittadino non vuole ripagare l’imposta, peraltro maggiorata dalla sanzione del 30%, deve cercare le ricevute e perdere una mattinata, nella migliore delle ipotesi, in coda all’ufficio tributi;

 

  • A fronte di centinaia di cittadini che cercano risposte e/o chiarimenti, ci sono solo due sedi comunali ove averle: l’ufficio tributi di Piazza Giulio Cesare e gli uffici in Via Ausonia. Dalle notizie di stampa di ieri, sembrerebbe che siano state attivate anche altre delegazioni, oltre quella di Via Monte San Calogero;

 

  • Dovrebbe essere possibile essere ricevuti per appuntamento. Ebbene, nel sito del comune non è possibile da settimane, per indisponibilità. Chi c’è riuscito, ha avuto fissato l’appuntamento per una data che è ben oltre il sessantesimo giorno utile per sanare la posizione.

 

  • Tanti cittadini lamentano l’addebito dei diritti di notifica, sebbene in forma leggermente ridotti, anche se la comunicazione avviene tramite il cassetto tributi;

 

Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo, “Si tratta di avvisi di accertamento mandati a tappeto. Premesso che le tasse vanno pagate, il risultato di questa operazione lascia, però, perplessi. Code interminabili, anziani costretti a  ore e ore di attesa, impiegati costretti a lavorare in condizioni difficili. Tutta questa operazione avrebbe potuto essere coordinata meglio. Vadano apportati immediate soluzioni correttive”.

 

Palermo, 7 dicembre 2017